
E andiamo dunque a chiudere definitivamente questa settimana, che ci ha traghettati dal mese di agosto a quello di settembre e che, soprattutto, ci ha finalmente regalato il Samsung Galaxy Note 7, attesissimo phablet di top gamma della nota azienda tecnologica asiatica Samsung.
Il Samsung Galaxy Note 7 ha fin qui fatto incetta di critiche e di recensioni positive, tanto che, nei paesi presso i quali è uscito in anteprima (tra i quali figurano gli Stati Uniti d’America, il Canada, il Messico e la Corea), è stato celebrato come il phablet migliore mai realizzato.
Tuttavia, dobbiamo segnalare che è in corso di prosecuzione una polemica riguardante questo dispositivo: polemica aperta già alcuni giorni fa, e che adesso non accenna a smettere, visto che una delle parti in questione è entrata ufficialmente in gioco.
Vi avevamo già anticipato diversi giorni fa che il Samsung Galaxy Note 7, in alcuni test, aveva dimostrato una spiacevole propensione ai graffi: il Gorilla Glass 5, nuovo tipo di display montato proprio su questo apparecchio, al netto di una buona resistenza agli urti, non aveva palesato la stessa cosa con i graffi.
Corning, allora, casa produttrice del Gorilla Glass 5, ha in qualche modo cercato di screditare questi test, che pure erano stati realizzati da personaggi piuttosto autorevoli in questo settore, presso il quale operano con competenza già da diversi anni. In particolare, Corning sostiene che lo schermo del Samsung Galaxy Note 7 dovrebbe raggiungere il numero 5 o 6 della scala di durezza di Mohs, diversamente da quanto fatto da chi aveva eseguito i test, che si era fermato ad un molto più mesto numero 3.
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