Samsung Galaxy S7 Edge premiato per il display

Samsung Galaxy S7 Edge recensione

Benché il periodo corrente, per quanto concerne in settore della telefonia mobile gestito dalla grande azienda tecnologica sudcoreana Samsung, sia stato senza ombra di dubbio caratterizzato dal Samsung Galaxy S8, nuovo device di top gamma del gigante asiatico, a sorpresa c’è un altro smartphone che continua a far parlare prepotentemente di sé. Ci stiamo riferendo, come probabilmente avrete già capito da voi, al Samsung Galaxy S7 Edge.

Il SaSamsung Galaxy S7 Edge recensionemsung Galaxy S7 Edge è uno degli apparecchi telefonici migliori, con ogni probabilità, mai realizzati dalla compagnia coreana. Anche noi, in passato, su questo nostro spazio virtuale, abbiamo spesso nominato con toni entusiastici il dispositivo, dedicandogli ampi spazi ed elogiandone le più importanti caratteristiche e peculiarità. Ed effettivamente, ad oltre un anno dal suo esordio sul mercato internazionale della telefonia mobile, continua a raccogliere attestati di stima e riconoscimenti.

L’ultimo, qualche giorno fa, è stato assegnato nientepopodimeno dal SID, Society of Information Display, la cui autorevolezza ha raggiunto livello mondiali in questi anni. SID, infatti, ha premiato il Samsung Galaxy S7 Edge con il titolo di Display of the Year, particolarmente ambito da molte aziende versate nel campo della telefonia mobile. La motivazione, certamente, risiede nell’innovazione degli schermi con i bordi laterali curvi, oltre che in un miglioramento nella facilità di utilizzo e ad un design minimalista ed elegante.

Si tratta del terzo riconoscimento di questo tipo ricevuto da Samsung: i due precedenti risalgono al 2013 ed al 2015, e c’è da credere che la cosa non sia affatto finita qui. Con il Samsung Galaxy S8 ed il Samsung Galaxy S8 Plus, degni successori del Samsung Galaxy S7 Edge, il colosso asiatico ha infatti realizzato un nuovo tipo di schermo, il famoso infinity display, che già adesso sembra destinato a segnare una nuova strada per tutti gli smartphone che verranno in futuro. E del quale, probabilmente, parleremo parecchio nel corso degli anni venturi.

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