“Se qualcosa può andar male, lo farà”. La legge di Murphy si abbatte con una forza e con un tempismo assolutamente inequivocabile sul Samsung Galaxy Note 7, che avrebbe dovuto essere la ciliegina sulla torta di un anno strabiliante per il colosso asiatico Samsung. La compagnia sudcoreana, infatti, reduce da alcuni mesi assolutamente straordinari per quel che concerne il settore della telefonia mobile, in questo inizio di settembre avrebbe dovuto mettere sul tavolo il carico pesante, il classico asso nella manica, per sbaragliare definitivamente la concorrenza.
Qualcosa, però, è andato storto. Il Samsung Galaxy Note 7, attesissimo device di top gamma, fin dalla sua primissima uscita in alcuni paesi asiatici e americani ha riscontrato un gravissimo problema. Ve ne avevamo già parlato qualche giorno fa: diverse unità, in fase di ricarica, sono letteralmente esplose.
Ad oggi si parla di ben 35 Samsung Galaxy Note 7 ad essere colpiti da questo difetto. A dir poco incredibile che Samsung, in fase di test, non si sia accorta che il phablet potesse andare incontro a tali problematiche. E così, per ovviare alla cosa, il colosso coreano ha deciso di ritirare temporaneamente tutte le unità dal mercato, per fare nuovi test e cercare di rimediare a questo errore.
Il danno d’immagine, tuttavia, a questo punto, pare difficilmente sanabile. Samsung dovrà cercare di ripristinare la fiducia che molti utenti, con questo increscioso problema, hanno perduto. Col rischio reale che il Samsung Galaxy Note 7, attesissimo inizialmente, finisca per trasformarsi in un clamoroso flop.
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