Esattamente come il Titanic, il Samsung Galaxy Note 7, carico di sogni e di grandi speranze, è clamorosamente colato a picco proprio nel suo viaggio inaugurale. Un disastro inimmaginabile da parte di Samsung, che pure, reduce dagli incredibili successi ottenuti grazie al Samsung Galaxy S7 ed al Samsung Galaxy S7 Edge, era pronta a sferrare il colpo di grazia alla concorrenza. E invece, è andata come ben sappiamo: il device, fin dai primissimi giorni di commercializzazione, ha rivelato dei gravissimi difetti, facendo sì che, in molti casi, la batteria esplodesse durante la fase di ricarica.
Il mezzo di trasporto che adesso ci interessa tuttavia non procede per vie navali, ma per vie aeree: difatti, anche se il colosso asiatico Samsung sta già cercando di metterci una pezza provvedendo con la sostituzione dei Samsung Galaxy Note 7 privi del difetto, molte compagnie aeree hanno cercato di cautelarsi, inserendo degli avvisi appositamente per questo phablet. Negli Stati Uniti d’America, ad esempio, la Federal Aviation Administration, ha esplicitamente richiesto ai propri passeggeri di non utilizzare né ricaricare il device durante il volo.
Manovre, queste, poi riprese analogamente anche da altri paesi, come Australia e Giappone. Ma anche in Europa, tramite l’ Easa (l’ Agenzia Europea per la sicurezza aerea) sono state adottate delle misure simili. Tanto che i passeggeri sono stati invitati ad avvisare il personale, qualora il proprio cellulare sia guasto, o si surriscaldi, produca fumo o altri segnali allarmanti.
Insomma, un’ulteriore pubblicità negativa per il Samsung Galaxy Note 7. Vedremo se, alla sua ripartenza, riuscirà a spazzar via gli scetticismi o meno.
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