Ogni giorno che passa, per quanto concerne il settore della telefonia mobile gestito dalla grande compagnia tecnologica sudcoreana Samsung, ci avvicina inevitabilmente all’uscita sul mercato internazionale della telefonia mobile del nuovo smartphone di top gamma, ossia il Samsung Galaxy S8. Il device debutterà insieme alla variante Plus tra pochissimi giorni, e in questo senso sta generando un’aspettativa a dir poco enorme già da parecchio tempo a questa parte.
Tuttavia, non saranno tutte rose e fiori. Come vi avevamo anticipato già alcuni giorni fa, infatti, il colosso asiatico si trova costretto ad affrontare una grana molto meno trascurabile di quanto probabilmente non voglia fare apparire. Ci stiamo riferendo, come certamente avrete capito, della funzionalità di Bixby: l’inedito assistente vocale del Samsung Galaxy S8, infatti, sembra essere nato sotto auspici tutt’altro che favorevoli.
Il problema di tutta la vicenda, chiaramente, è il fatto che questo assistente vocale avrà una limitatissima disponibilità a livello internazionale. Solamente tre lingue saranno utilizzabili nei primi tempi: l’inglese, lo spagnolo e il coreano. Peraltro, questi idiomi non saranno neppure disponibili in tutti i paesi nei quali effettivamente vengono parlati: è notizia di poche ore fa, infatti, lo slittamento negli Stati Uniti del supporto alla lingua inglese. In America, infatti, Bixby sarebbe dovuto giungere, naturalmente a bordo del Samsung Galaxy S8, in una versione ottimizzata a partire dal 21 aprile. Tuttavia, in una nota pubblicata poche ore fa, Samsung ha specificato che invece il tutto sarebbe slittato a data da destinarsi, entro la fine della stagione primaverile.
In Italia, addirittura, in merito non abbiamo alcuna notizia ufficiale. Ed è inutile ribadire che una situazione del genere pone un freno enorme ad un dispositivo come il Samsung Galaxy S8, che dal punto di vista tecnico differisce dal Samsung Galaxy S7 soprattutto per la presenza di Bixby. Il che, detto in poche parole, potrebbe dissuadere molti dall’acquisto del nuovo top di gamma, visto che le differenze prestazionali con l’ammiraglia del 2016 sembrano irrisorie, aspetto estetico a parte.
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