Ritirato il 13% dei Samsung Galaxy Note 7 in USA

Samsung Galaxy Note 7

Ancora una volta, quando anche questa seconda settimana del mese di settembre volge al termine, torniamo a discutere del Samsung Galaxy Note 7, phablet di sesta generazione del noto colosso tecnologico sudcoreano Samsung. La compagnia asiatica, infatti, per quel che concerne il settore della telefonia mobile, sta forse vivendo il peggior momento della sua storia proprio a causa del device: che, infatti, si è reso protagonista in negativo di un grave problema che ne causa l’esplosione in fase di ricarica.

Samsung Galaxy Note 7L’apparecchio telefonico è stato così ritirato dal mercato, causando una perdita economica a dir poco devastante per Samsung, stimata da alcuni analisti in una cifra superiore ai 10 miliardi di dollari. Adesso, proviamo a scendere un po’ meglio nel dettaglio, per cercare di capire come stanno avvenendo esattamente le modalità di ritiro.

Come vi abbiamo detto qualche giorno fa, infatti, per l’azienda coreana il pericolo maggiore è che molti ignorino il richiamo del Samsung Galaxy Note 7, e che quindi si sottopongano a un serio rischio di esplosione. I dati in nostro possesso, effettivamente, lasciano ben intendere come tale rischio sia reale: Cnet, noto ed autorevole sito in questo settore, sostiene infatti che soltanto il 13% delle singole unità distribuite negli Stati Uniti d’America, e quindi appena 130.000 su 1 milione circa, sono state finora ritirate.

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